Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA

FORMAZIONE

il FIGLIO dell'UOMO

ONLUS - ASSOCIAZIONE CATTOLICA

E-mail: studiotecnicodalessandro@virgilio.it

Siti Internet: http://www.cristo-re.eu ; http://www.maria-tv.eu ;

http://www.vangeli.net ; http://www.mondoitalia.net ;

http://www.web-italia.eu ; http://www.engineering-online.eu;

2009 dal 5 al 12 Aprile

8a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

" i Quattro VANGELI " della CHIESA CATTOLICA , Matteo, Marco, Luca, Giovanni, testi a lettura affiancata scarica i file cliccando sopra Italiano-Latino Italiano-Inglese Italiano-Spagnolo

L'ARGOMENTO DI OGGI

Aderite all"

ORDINE LAICO dei " CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO" per VIVERE il VANGELO, Diventate CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO vivendo la Vostra VITA in FAMIGLIA e sul LAVORO secondo VIA, VERITA' VITA

dai GIORNALI di OGGI

L'AQUILA - La prossima riunione del G8,

programmata a luglio nell'isola sarda della Maddalena,

sarà spostata a L'Aquila.

La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri che si è svolto in via eccezionale nel capoluogo abruzzese.

Il premier Berlusconi ha motivato questa decisione con il fatto che in questo modo si risparmierebbero denaro e risorse che potrebbero essere utilizzati per la ricostruzione.

Inoltre, ha aggiunto Berlusconi, si porterebbe l'Abruzzo al centro dell'attenzione mondiale.

2009-04-25

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

Dal sito del il SOLE 24 ORE

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.ilsole24ore.com

2009-04-25

CORRIERE della SERA

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.corriere.it

2009-04-25

L'Eliseo: "Con summit in Abruzzo delegazioni più ristrette"

G8 all'Aquila, i dubbi di D'Alema

"Servono tende e aiuti non vertici"

"La solidarietà va organizzata in modo che crei più benefici che problemi". Di Pietro: "È spot elettorale".

Massimo D'Alema

ROMA - "Non so se il G8 all'Aquila sarà più un problema o un aiuto per l'Abruzzo". Massimo d'Alema esprime più di una perplessità sulla decisione del governo di spostare nel capoluogo colpito dal sisma il summit di luglio. "Ho l'impressione - ha spiegato l'ex ministro a margine della presentazione del nuovo palinsesto di Red Tv - che in Abruzzo servano più stufette nelle tende che il G8, ma questo sarà valutato da chi ha il compito di valutare la compatibilità dell'evento". "Non so - ha sottolineato poi - se porterà più benefici o problemi vista la complessità degli spostamenti, il tipo di ospiti e la presenza delle forze dell'ordine. È certo un gesto innegabile di solidarietà ma bisogna valutare la compatibilità". "Si tratta - ha poi aggiunto - di vedere la praticabilità di questa che per ora è un'idea brillante, senza dubbio".

CASINI E DI PIETRO - Anche per il presidente dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il G8 in Abruzzo può essere un "segnale di speranza", ma il leader centrista, a margine di un convegno a Vicenza, ha invitato tutti a non "ridurre l'appuntamento a uno show". Più critico il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, secondo il quale spostare il summit in Abruzzo "è un'ennesima presa in giro" uno "spot elettorale". Di Pietro ne ha parlato a Mestre, a margine di un incontro elettorale. "Sarebbe una cosa bellissima - ha detto l'ex pm spostare il G8 in Abruzzo se non fosse un'ennesima presa in giro" perché ci sono "300 milioni di euro già spesi in Sardegna e 200 milioni da spendere in Abruzzo per opere che il giorno dopo dovranno essere smontate". Il tutto a fronte del fatto che, secondo Di Pietro "tutto il lavoro in realtà sarà fatto a Roma mentre in Abruzzo vanno solo a fare la passerella, proprio là dove c'è bisogno di interventi urgenti".

L'ELISEO: "RIDURRE LE DELEGAZIONI" - Nel frattempo, dopo le aperture di Gran Bretagna e Stati Uniti, e le parole del commissario europeo alla relazioni esterne Benita Ferrero-Waldner (trasferire il G8 di luglio dalla Maddalena all'Aquila è un "passo positivo"), l'Eliseo fa sapere che se il vertice del G8 si svolgerà all'Aquila, come proposto dal premier Berlusconi, bisognerà "ridurre la dimensione delle delegazioni" per motivi "logistici". La presidente francese ha aggiunto di non aver "ancora ricevuto telefonate" da Roma sull'argomento. "In termini logistici - spiegano fonti della presidenza francese - è una sfida da raccogliere, poiché un vertice come quello significa 25.000 persone da mobilitare. Solo la delegazione americana è attorno al migliaio di persone". "Bisognerà senza dubbio ridurre la dimensione delle delegazioni in tutti i settori" affinchè il G8 possa svolgersi nella regione terremotata, ha concluso l'Eliseo.

MONDIALI DI PATTINAGGIO - Intanto, Sabatino Aracu, presidente della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio e deputato Pdl, ha annunciato che anche i mondiali 2012 di pattinaggio sono stati assegnati alla città dell’Aquila. "Siamo stati la prima federazione ad assegnare un campionato del mondo. Il primo che avevamo in Italia era nel 2012, i campionati italiani di corsa, e abbiamo deciso di assegnarlo all’Aquila".

24 aprile 2009

 

 

 

 

La presidente della Provincia: "Sarebbe una grande occasione per la ricostruzione"

"Il G8 di luglio lo terremo a L'Aquila"

Via libera da Usa e Gran Bretagna

Berlusconi al Consiglio dei ministri in Abruzzo: così risparmiamo 220 milioni. Otto miliardi per ricostruzione

L'AQUILA - La prossima riunione del G8, programmata a luglio nell'isola sarda della Maddalena, sarà spostata a L'Aquila. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri che si è svolto in via eccezionale nel capoluogo abruzzese. Il premier Berlusconi ha motivato questa decisione con il fatto che in questo modo si risparmierebbero denaro e risorse che potrebbero essere utilizzati per la ricostruzione. Inoltre, ha aggiunto Berlusconi, si porterebbe l'Abruzzo al centro dell'attenzione mondiale. Il governo italiano contatta ora gli altri Paesi partecipanti per valutare la loro disponibilità. Usa e Gran Bretagna hanno già fatto sapere di essere d'accordo.

WASHINGTON E LONDRA - "So che il presidente Obama si è sentito con il presidente Berlusconi - ha detto Lisa Jackson, responsabile dell'Agenzia di protezione ambientale americana rispondendo a Siracusa, dove è in corso il G8 ambiente, a una domanda sul trasferimento del vertice internazionale dalla Sardegna all'Abruzzo -. Se dovesse essere così, ci vorranno degli aggiustamenti". E Lynn Eccles, portavoce di Downing Street: "Abbiamo profonda solidarietà per il popolo italiano a seguito dei tragici eventi dell'Aquila e siamo ovviamente pronti ad aiutare l'Italia in ogni modo possibile. Le decisioni sulla sede del summit del G8 spettano al governo italiano".

"QUI I NO GLOBAL NON VERRANNO" - L'utilizzo del complesso monumentale della Maddalena avrebbe comportato un costo di 220 milioni di euro, ha detto il premier: soldi che potranno essere risparmiati utilizzando per il vertice la scuola della Guardia di finanza di Coppito. "Chiedo scusa al presidente della regione Sardegna, che non abbiamo avuto modo di avvisare - ha detto Berlusconi -, ma posso già dire che l'isola potrà ospitare in autunno un summit sull'ambiente per cui sto avendo contatti con il presidente americano Obama. Del resto la Maddalena e il contesto più lussuoso in cui la riunione si sarebbe svolta sarebbe stato meno consono con il periodo di crisi che l'economia mondiale sta vivendo". Quanto alla sicurezza dei leader, il presidente del Consiglio ha spiegato che ci sono tutte le condizioni per garantirla e che probabilmente "non credo che i no global avranno la faccia di venire in questi luoghi a organizzare manifestazioni dure come quelle a cui siamo stati abituati in passato". Il presidente sardo Ugo Cappellacci ha detto che la Sardegna è pronta a fare al sua parte , ma cita "problemi di natura tecnica e organizzativa che non possono consentire lo spostamento del summit in termini operativi". "Se vi saranno poi soluzioni intermedie per raggiungere l'uno e l'altro obiettivo - ha detto Cappellacci - saremo tutti orgogliosi di poter contribuire al risultato finale".

STANZIAMENTI E RICOSTRUZIONE - Il Consiglio dei ministri, durato due ore, ha dato via libera al decreto legge per stanziare le risorse in favore delle zone terremotate. Il provvedimento mette a disposizione un totale di otto miliardi di euro, di cui 1,5 per fronteggiare l'emergenza e 6,5 miliardi per la ricostruzione. "Sono state individuate 15 aree dove intervenire con piastre di cemento armato capaci di sopportare scosse sismiche: su queste piastre saranno edificate case sicure, con verde e alberi" ha detto Berlusconi. Le donazioni da parte di imprese e privati a favore degli interventi post-terremoto saranno deducibili dalle tasse, ma solo se fatte "per il tramite della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento Protezione civile ovvero da altri enti appositamente individuati". Gli studenti universitari saranno esonerati dal pagamento delle tasse per il periodo 2009-2010. "Per la prima volta si affronta un evento del genere senza aumentare la pressione fiscale - ha detto il premier -. Gli otto miliardi saranno recuperati con spostamenti di spese, riduzione di sprechi e rimodulazione degli stanziamenti". Berlusconi ha poi annunciato di avere stilato una lista di 44 tra chiese e beni artistici e architettonici che saranno ricostruiti e restaurati con l'aiuto dei Paesi esteri che hanno dato la propria disponibilità ad aiutare l'Italia nella ricostruzione.

I CONTRIBUTI AI PRIVATI - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha poi spiegato che il decreto prevede lo stanziamento di 150mila euro per chi vorrà ricostruirsi da sé la casa distrutta e 80mila euro per chi invece ha la casa danneggiata. "Prevediamo - ha detto - 500 milioni di euro, e la domanda è per 700, per interventi per le abitazioni private. Ci sarà un conto corrente gratuito per 150mila euro disponibili per ciascuno per la ricostruzione della casa". Nella gestione di questi fondi ci saranno Fintecna, Cassa Depositi e Prestiti e banche. "Puoi farti la casa come vuoi e può essere la ricostruzione della casa colpita o una casa nuova da un'altra parte" ha aggiunto Berlusconi. Tremonti ha poi spiegato che non verrà utilizzata la leva del 5 per mille per reperire le risorse: "Quando ho fatto l'ipotesi del 5 per mille - ha spiegato - non era per togliere al volontariato ma per aggiungere qualcosa per l'Abruzzo. La scelta successiva è stata quella di rinunciare a questa misura perché la vena polemica radicalizza tutto". Tremonti ha annunciato che è stata avanzata a Bruxelles la richiesta di fare dell'area terremotata una "zona franca urbana" esente da tributi.

PERPLESSITÀ NEL GOVERNO - L'idea di tenere il G8 all'Aquila era stata avanzata da Berlusconi già nei giorni scorsi. L'idea però avrebbe sollevato diverse perplessità nello stesso governo in quanto ci sarebbero da risolvere una serie di problemi di tipo logistico ma anche di sicurezza. Già in passato il premier aveva ventilato la possibilità di cambiare la sede della riunione degli otto grandi: fu quando, con Napoli sommersa dai rifiuti, annunciò che sarebbe stata una buona idea - una volta usciti dall'emergenza - tenere almeno una delle riunioni nel capoluogo partenopeo, facendo arrivare gli otto leader con una nave. Questa volta lo spostamento sembra più probabile. Resta solo da attendere il parere dei Paesi ospiti, che tuttavia difficilmente opporranno un veto.

"SAREBBE UN'OCCASIONE" - L'ipotesi di organizzare il G8 nella regione colpita dal sisma incontra il favore della Provincia de l'Aquila, la cui presidente, Stefania Pezzopane, ha così commentato: "Sarebbe sicuramente una grandissima occasione per L'Aquila che vive una situazione difficile. Certo dal punto di vista organizzativo ci sarebbero tantissimi problemi da affrontare ma sarebbe un gesto di generosità per la nostra città martoriata". "Se ne parla da 5-6 giorni - ha ammesso il sindaco del capoluogo Massimo Cialente -. La città potrebbe essere pronta per quanto possibile dopo un terremoto come quello che abbiamo subito: ci piacerebbe essere vestiti a festa, ma ci troveranno con la tuta da lavoro".

"NON SI OSTACOLI RICOSTRUZIONE" - Dal Pd non ci sono barricate alla decisione di spostare il vertice del G8. "Capisco che la scelta è molto simbolica, e capisco anche che contribuirebbe a tenere accesa l'attenzione sull'Abruzzo - ha detto il segretario Dario Franceschini -. Tuttavia spero che il governo tenga conto che questa decisione non deve intralciare l’esigenza primaria della ricostruzione". E Antonio Di Pietro: "Se i fondi messi a disposizione dal governo per la ricostruzione sono soldi veri e non carta elettorale, sono benvenuti. Finora, ogni volta che il governo ha promesso lo stanziamento di fondi, si trattato sempre di una mera partita di giro, di un gioco delle tre carte, di soldi presi da una parte e messi da un'altra". Totale chiusura da Sinistra e Libertà: "Spostare il G8 in Abruzzo è irresponsabile - dice Paolo Cento -. Non va fatto né alla Maddalena né nelle terre martoriate dal terremoto: piuttosto il governo pensi a investire i 400 milioni di euro che servono per il summit (Cento e Berlusconi citano due cifre differenti, ndr) nella ricostruzione delle città colpite dal sisma".

 

23 aprile 2009(ultima modifica: 24 aprile 2009)

 

REPUBBLICA

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.repubblica.it/

2009-04-25

Il responsabile della protezione civile spiega i motivi

che hanno convinto il governo a traslocare il meeting

"Sarà un vertice più sobrio e sicuro

e risparmieremo oltre 200 milioni"

Bertolaso: in Sardegna solo la sicurezza ne sarebbe costata 118. A L'Aquila spenderemo tra i 10 e i 30 milioni

dal nostro inviato CARLO BONINI

"Sarà un vertice più sobrio e sicuro e risparmieremo oltre 200 milioni"

Guido Bertolaso capo della Protezione civile

L'AQUILA - Sostiene il capo della protezione civile Guido Bertolaso che, al netto delle considerazioni politiche ("Non mi riguardano", dice), siano state almeno "due ottime ragioni" a convincerlo a lasciare la Maddalena. "Una - me lo lasci dire da medico che ha vissuto una vita intera accanto a chi sta male davvero - etica, che renderà questo G8 molto più sobrio e più serio". E "una economica".

Quanto è costata sin qui la Maddalena?

"La cifra che abbiamo impegnato fino ad oggi è stata di 500 milioni di euro. Denaro che abbiamo attinto dai fondi speciali per la Sardegna e che verrà saldato alle imprese tra la fine di maggio e giugno, quando le opere saranno consegnate. Risorse indubbiamente importanti, che abbiamo speso in 10 mesi piuttosto che in 10 anni, e che resteranno ai sardi. Un lavoro magnifico. Che in qualche modo credo saldi il debito verso quella terra e la renderà pronta, magari in un prossimo futuro, a eventi importanti. Posso dire che abbiamo portato a termine forse la più grande opera di bonifica ambientale e di rilancio turistico ed economico di quel territorio: alberghi, un centro congressi, una bonifica imponente su amianto, idrocarburi esausti, un depuratore. E, da velista, dico anche un centro nautico con una darsena per 700 barche. Un gioiello come è difficile trovarne nel Mediterraneo".

I cantieri avevano rispettato i tempi?

"E' vero che Andreotti dice che a pensar male spesso si indovina, ma questa volta i cantieri erano addirittura in anticipo. Anche perché se fosse stato il contrario mi sarei impegnato in prima persona. I cantieri hanno lavorato nei tempi previsti. E le opere verranno consegnate alla Sardegna nei tempi previsti. A fine maggio. Anche perché non c'è nulla di più detestabile che lasciare i lavori a metà".

Torniamo ai conti. Cinquecento milioni di euro erano dunque già impegnati. Quanti ne restavano da spendere?

"Per la sola organizzazione avremmo dovuto tirare fuori altri 260 milioni di euro".

Giustificati da che cosa?

"Le racconto della voce di spesa più importante. Agli atti del mio ufficio c'è una lettera del ministero dell'Interno dove il solo costo per la sicurezza dei grandi era quantificato in 118 milioni di euro. Per carità, una cifra assolutamente congrua e legittima, su cui non c'è nulla da eccepire, ma che dà la misura della complessità delle risorse e del numero di uomini che si sarebbero dovute mettere in campo per assicurare la prevenzione in mare - dagli accorgimenti subacquei, ai mezzi navali - nel cielo e sulla terraferma".

Era previsto anche un affitto di navi?

"Sì. Due navi. Destinate ad ospitare i 3 mila giornalisti accreditati. Ci sarebbero costate altri 10 milioni di euro. Credo sia chiaro che con il trasferimento all'Aquila, queste cifre vengono se non proprio azzerate, come nel caso delle navi, ricondotte a numeri risibili".

Perché, all'Aquila quanto spenderete?

"I conti esatti ancora non li abbiamo fatti, ma, a spanne, posso dire che le spese che dovremo affrontare saranno quelle degli interpreti, dei mezzi di trasporto, delle opere leggere per l'adattamento della caserma Vincenzo Giudice. Parliamo dunque di una somma che dovrebbe oscillare tra i 10 e i 30 milioni di euro".

La caserma della Guardia di Finanza "Giudice" sarà l'unica struttura che impegnerete?

"Sostanzialmente si. Anche perché ogni giorno, questo complesso riserva felici sorprese. Oltre ai 2500 posti letto in stanze da 4, abbiamo ad esempio scoperto anche la disponibilità di appartamenti, che consentiranno l'accoglienza anche dei capi di Stato, se la riterranno di loro gradimento. Aggiungo: un'accoglienza dignitosa e coerente con il luogo".

Duemila e cinquecento posti letto non sono troppo pochi per fare fronte ai numeri delle delegazioni?

"Ho saputo con piacere che i francesi sono pronti a ridurre la loro delegazione. E' una decisione perfetta. Perché va esattamente nella direzione di ciò che auspichiamo. Numeri più ridotti. Anche perché credo che riuscire ad assicurare, come faremo, una media di 50 posti a delegazione per oltre 20 delegazioni, dimostri già, compatibilmente con il luogo, un'ospitalità importante. E aggiungo: un'ospitalità importante in un luogo sicuro da tutti i punti di vista. Della solidità delle strutture, della permanenza e della sorveglianza. Visto che già oggi, in questo complesso, sono custoditi alcuni dei caveau della banca d'Italia".

Dunque, davvero nessuna altra struttura?

"Se ci sarà l'esigenza di trovare un castello o un'abbazia di cui l'Abruzzo è pieno per un pranzo o una cena ufficiale, la scelta sarà fatta dal presidente del Consiglio. E mi raccomando, l'aggettivo. "Ufficiale", non di "gala", perché di gala, in questo G8 non ci sarà nulla. Si ritornerà, se vogliamo, allo spirito originario del G8, quando si chiamava G5 e i Grandi si riunivano intorno a un caminetto".

(25 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

L'Aquila, collaudi nella caserma della Gdf che sarà la sede del G8 di luglio

Il Viminale studia il problema della ricezione: si cercano altre strutture

Sherpa nelle stanze degli ufficiali

e i giornalisti sotto le tende

di GIUSEPPE CAPORALE

Sherpa nelle stanze degli ufficiali e i giornalisti sotto le tende

La caserma della Gdf di Coppito vista dall'altro

L'AQUILA - Scuola ispettori sottufficiali della Guardia di Finanza, ingresso centrale, ore 10. Nella palazzina di comando della città-caserma che ospiterà il G8, un pool di esperti della facoltà di Ingegneria della Unibas (Università degli Studi della Basilicata) armato di apparecchiature, sonda i pilastri di cemento. L'incarico ricevuto dalla Protezione Civile è chiaro e non di poco conto: testare tutte le strutture in cemento armato della cittadella militare, specie quelle poche che hanno subito danni, seppur lievi. Ma per verificare la staticità di tutti gli edifici che presto ospiteranno i Grandi della terra, occorreranno comunque alcuni giorni.

Già, perché la "fortezza" che ha resistito al terremoto aquilano, è davvero una piccola metropoli: cinquantamila metri quadrati di area coperta, due palazzetti dello sport, sei campi da tennis, piscina, auditorium, aula magna, quattro sale mensa, duemila e cinquecento posti letto. E poi ancora un centinaio di aule studio, due mega-officine, lavanderie e una piccola chiesa. "Abbiamo perfino una banca..." racconta fieramente il comandante della scuola, il generale Fabrizio Lisi. Già, perché ora qui dentro ci sono anche i caveau della Banca d'Italia, spiegano dalla Protezione Civile.

E la caserma, a luglio, sarà l'unico perno del vertice.

L'autorimessa - che ha ospitato l'obitorio del terremoto - diventerà il ricovero dei mezzi delle delegazioni. Le stanze degli allievi ufficiali saranno messe a disposizione degli sherpa e dei funzionari di oltre venti delegazioni che raggiungeranno l'Aquila.

Non solo, gli alloggi privati e autonomi presenti nel compound, sono - ad avviso della Protezione Civile - facilmente riconvertibili in residenze private per i capi di Stato che vorranno alloggiarvi. Basterà solo qualche piccolo ritocco. E se saranno qui tutti i grandi delle terra e le loro delegazioni (ridotte comunque nel numero), verranno invece sistemati altrove, i tremila giornalisti accreditati. Probabilmente in una tensostruttura.

Di certo, dal sei aprile, dentro questa cittadella militare è cambiato tutto o quasi. Il generale è stato il primo ad essere "sfrattato". In quello che era il suo ufficio, ora vive Guido Bertolaso, il capo della Protezione Civile.

"Sì, è vero, lavora e dorme lì. E' un uomo eccezionale. Persino la prima settimana, quella più dura per tutti, quando la terra tremava ancora e molto, lui è stato l'unico a voler rimanere tra quattro mura anche di notte. Mentre gli altri, me compreso, erano in tenda...".

Ora anche gli uffici pubblici della città dell'Aquila (Comune, Provincia, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Regione, Provveditorato regionale agli studi e Università dell'Aquila) sistemati temporaneamente nel palazzetto dello sport della caserma, dovranno essere trasferiti. Ma solo di poche centinaia di metri, e sempre dentro la scuola.

Intanto, dalla porta carraia, ogni giorno, continuano ad entrare centinaia di cittadini per chiedere assistenza. "Siamo davvero contenti di essere utili a questa comunità così drammaticamente ferita" spiega ancora Lisi.

"Per il G8 la struttura è pronta e risponderà al meglio. Per noi sarà davvero un grande onore. Pochi anni fa ci fu un'esperienza del genere alla base miliare di Pratica di Mare. Era il vertice Nato del 2002".

L'unico problema, quello ricettivo, è già allo studio del Viminale. Probabilmente, verranno utilizzate anche altre caserme presenti nella stessa zona. Intanto, in caserma, a fine giornata gli ingegneri sospendono i rilevi. Domani si ricomincia. Martedì arriva il Papa, e il G8 è sempre più vicino.

(25 aprile 2009)

L'UNITA'

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.unita.it

2009-04-25

Il G8 a l'Aquila, quel che il premier non ha detto Già buttati 320 milioni. "La Sardegna è ferita"

La main conference dove i grandi del pianeta avrebbero dovuto confrontarsi è già pronta. Così come l'hotel che aspettava Obama, unico dei capi di Stato che per motivi di sicurezza avrebbe soggiornato sull'isola (per gli altri c'era una lussuosa nave). Entrambe queste strutture sono dentro l'ex arsenale militare. Per bonificarlo sono serviti 30 milioni di euro, per riconvertirlo all'uso civile altri 140. L'utilità di queste opere è stata cancellata dalla decisione del premier di abbandonare la Maddalena. Quei soldi sono stati destinati all'arcipelago dall'Unione europea, come intervento nelle cosiddette aree svantaggiate (fondi Fas). Se non ci fosse stata l'urgenza del G8, questi soldi sarebbero tornati utili per modernizzare la logistica portuale. Quando Berlusconi parla di "risparmio" nel cambio di sede, non conteggia questo spreco.

L’umiliazione

L'arcipelago è stato umiliato, anche se gran parte dei 320 milioni dei fondi Fas sono stati investiti in infrastrutture durature. Prodi e l'allora governatore Renato Soru avevano scelto la Maddalena per ospitare il G8 e conclamare così la rinascita di questa terra incantata, per 35 anni soggiogata dalla presenza dei militari americani nella base di Santo Stefano. Incassata la vittoria elettorale con l'amico Ugo Cappellacci, adesso Berlusconi fa il padrone, toglie la vetrina, i soldi, il lavoro. "Tutta la Sardegna è ferita", contesta Angelo Comiti, sindaco dell'arcipelago, che nei giorni scorsi aveva pure ricevuto le delegazioni dei paesi attesi per il vertice, dall'India alla Cina e anche l'Egitto. Eppure, quando ieri sera ha incrociato Cappellacci, cercando di scuoterlo, ma ha trovato solo accondiscendenza verso la volontà del premier: "Perdiamo questa prestigiosa vetrina, e con essa centinaia di posti di lavoro stagionali. Ma che governatore è uno che non si fa sentire davanti a una vicenda simile?". Risposta: non è un governatore, ma il figlio del commercialista del premier. Il sindaco cerca regole in una vicenda che le ha calpestate: "Vorrei che la Corte dei conti si esprimesse. L'Europa ci ha dato dei soldi destinati a determinati scopi, vincolati a impegni precisi, come si legge sulle ordinanze firmate dallo stesso Berlusconi. Adesso quelle spese sono diventate fasulle: chi ne rende conto?".

Cosa è successo

Per capire quanto accaduto bisogna mettere in fila alcune cose. Anzitutto la ritrosia del presidente del consiglio sul vertice in Sardegna, sito scelto dal precedente governo nazionale e regionale. Voleva il G8 a Napoli, per celebrare la città liberata dalla monnezza. Bertolaso lo sconsigliò, e la conquista dell'Isola lo convinse a sostenere la Maddalena e a fare di persona i sopralluoghi. Questa titubanza ha intralciato i lavori, tanto che vi erano dubbi sulla puntualità delle consegne. Ostacolata anche dalla megalomania di Berlusconi, che aveva dilatato l'appuntamento: non più un G8, ma un G42, tanti sono infatti i Paesi esteri invitati, con ben 24 capi di Stato e 18 delegazioni. Manovrare l'afflusso sull'arcipelago sarebbe stato complicato, ma i sardi non si erano persi d'animo. Così, quando il terremoto dell'Aquila ha offerto una grande occasione mediatica per nascondere i problemi organizzativi da lui stesso creati, e ne ha approfittato. Apparecchiando la notizia: Berlusconi cita lo sventato pericolo dei Black Block, e guarda caso proprio martedì la presenza di esponenti dell'antagonismo anarchico è stata segnalata a Olbia e dintorni dalle forze di polizia. La ha scritto il quotidiano L'Unione Sarda, giornale di Zuncheddu, amico del premier, grande sostenitore di Cappellacci nella corsa contro Soru. Di questi frontisti, in realtà, nessuno sa nulla. Di vero c'è che "Sa Mesa a Fora Su G8", che raccoglie i movimenti indipendentista ed anticolonialista sardo, pensava ad un controvertice "dei Popoli oppressi". Caspita, che minaccia.

24 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

Ecco l'ultima di Berlusconi: spostare il G8 da La Maddalena a L'Aquila

È arrivato alle 9.30 all’Aquila, dove oggi si tiene il Consiglio dei Ministri cui prende parte anche il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, e ha subito lanciato la proposta pochi minuti dopo l’inizio della riunione: dopo i ringraziamenti a Bertolaso e Chiodi, Berlusconi ha posto sul tavolo la questione di un eventuale spostamento del G8, previsto a La Maddalena, a L'Aquila, come "segno di vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto". Una bella trovata mediatica che però ora deve confrontarsi con i problemi logistici e organizzativi, che gli stessi ministri del suo governo non hanno mancato di fargli notare.

Nonostante ciò, al termine della riunione, il CdM ha approvato la decisione del premier, che dunque è "operativa", fermo restando - hanno precisato fonti governative - che per dare seguito alla decisione bisognerà sentire gli altri paesi partecipanti.

Il Vertice G8 2009 si sarebbe dovuto tenere nell’isola della Maddalena dall’8 al 10 luglio. Dal primo gennaio l’Italia ha assunto la Presidenza di turno del G8 ed ha tra le sue responsabilità quella di ospitare e organizzare il Summit annuale.

Il presidente del Consiglio avrebbe invitato nei giorni scorsi a studiare ipotesi e possibilità, compatibilmente con le esigenze logistico-organizzative, per coinvolgere il capoluogo abruzzese nell'evento mondiale che l'Italia è chiamata ad ospitare. Il premier avrebbe motivato la decisione con il fatto che in questo modo si risparmierebbero denaro e risorse che potrebbero essere utilizzati per la ricostruzione e si porterebbe l'Abruzzo al centro dell'attenzione mondiale.

L'idea di tenere il G8 all'Aquila sarebbe stata avanzata dal premier Silvio Berlusconi già nei giorni scorsi, ma ha sollevato diverse perplessità nello stesso governo, in quanto ci saranno da risolvere una serie di problemi di tipo logistico ma anche di sicurezza che al momento non sarebbero stati affrontati.

Già in passato il premier aveva ventilato la possibilità di cambiare la sede della riunione degli otto grandi: fu quando, con Napoli sommersa dai rifiuti, annunciò che sarebbe stata una buona idea - una volta usciti dall'emergenza - tenere almeno una delle riunioni nel capoluogo partenopeo, facendo arrivare gli otto leader con una nave.

Il Cdm ha approvato un decreto legge per la ricostruzione in Abruzzo: è possibile uno stanziamento complessivo di 8,5 miliardi, di cui 1,5 miliardi per interventi urgenti e 7 miliardi per la ricostruzione.

 

 

Sono molte le reazioni allo spostamento. Il Pd è tendenzialmente favorevole. Per il segretario del Pd, Dario Franceschini, quella del Governo è una scelta "molto simbolica". "Capisco - ha detto da Parigi - e capisco anche che contribuirebbe a tenere accesa l'attenzione sull'Abruzzo", ma "spero" che il governo valuti le conseguenze e che trasferire il G8 a L'Aquila "non ostacoli né intralci l'esigenza di superare l'emergenza e di iniziare la ricostruzione". "Che dire, attendiamo l'ennesima smentita? Lo speriamo tutti", dice il deputato sardo del Pd, Amalia Schirru.

Sul versante opposto, e soprattutto in Sardegna, c'è chi accetta la desione del premier a denti stretti. "prevale il sentimento di solidarietà e di vicinanza", ha detto Ugo Cappellacci, il governatore della Regione Sardegna. Rimane il rammarico: "L'evento del G8 per la Sardegna rappresenta un'occasione importante per lo sviluppo del territorio e quindi è una cosa che ci sta molto a cuore", si lamenta il governatore. "Peraltro confido nella possibilità, come mi ha preannunciato Berlusconi, di poter rimediare", si accontenta Cappellacci.

Ma c'è anche chi non accetta la decisione. "Non so davvero cosa dire, che commento fare. Non è un fatto di giustizia o meno", ha detto il sindaco della Maddalena, Angelo Comiti. "Qui siamo al paradosso più totale. Nemmeno Kafka avrebbe potuto architettare un disegno simile. Ho sempre sospettato che a Berlusconi non gliene fregasse nulla della Sardegna e questa è la riprova più eclatante. Saranno contenti ora quelli che gli hanno dato il voto".

23 aprile 2009

 

 

 

 

 

Il G8 a l'Aquila, quel che il premier non ha detto Già buttati 320 milioni. "La Sardegna è ferita"

La main conference dove i grandi del pianeta avrebbero dovuto confrontarsi è già pronta. Così come l'hotel che aspettava Obama, unico dei capi di Stato che per motivi di sicurezza avrebbe soggiornato sull'isola (per gli altri c'era una lussuosa nave). Entrambe queste strutture sono dentro l'ex arsenale militare. Per bonificarlo sono serviti 30 milioni di euro, per riconvertirlo all'uso civile altri 140. L'utilità di queste opere è stata cancellata dalla decisione del premier di abbandonare la Maddalena. Quei soldi sono stati destinati all'arcipelago dall'Unione europea, come intervento nelle cosiddette aree svantaggiate (fondi Fas). Se non ci fosse stata l'urgenza del G8, questi soldi sarebbero tornati utili per modernizzare la logistica portuale. Quando Berlusconi parla di "risparmio" nel cambio di sede, non conteggia questo spreco.

L’umiliazione

L'arcipelago è stato umiliato, anche se gran parte dei 320 milioni dei fondi Fas sono stati investiti in infrastrutture durature. Prodi e l'allora governatore Renato Soru avevano scelto la Maddalena per ospitare il G8 e conclamare così la rinascita di questa terra incantata, per 35 anni soggiogata dalla presenza dei militari americani nella base di Santo Stefano. Incassata la vittoria elettorale con l'amico Ugo Cappellacci, adesso Berlusconi fa il padrone, toglie la vetrina, i soldi, il lavoro. "Tutta la Sardegna è ferita", contesta Angelo Comiti, sindaco dell'arcipelago, che nei giorni scorsi aveva pure ricevuto le delegazioni dei paesi attesi per il vertice, dall'India alla Cina e anche l'Egitto. Eppure, quando ieri sera ha incrociato Cappellacci, cercando di scuoterlo, ma ha trovato solo accondiscendenza verso la volontà del premier: "Perdiamo questa prestigiosa vetrina, e con essa centinaia di posti di lavoro stagionali. Ma che governatore è uno che non si fa sentire davanti a una vicenda simile?". Risposta: non è un governatore, ma il figlio del commercialista del premier. Il sindaco cerca regole in una vicenda che le ha calpestate: "Vorrei che la Corte dei conti si esprimesse. L'Europa ci ha dato dei soldi destinati a determinati scopi, vincolati a impegni precisi, come si legge sulle ordinanze firmate dallo stesso Berlusconi. Adesso quelle spese sono diventate fasulle: chi ne rende conto?".

Cosa è successo

Per capire quanto accaduto bisogna mettere in fila alcune cose. Anzitutto la ritrosia del presidente del consiglio sul vertice in Sardegna, sito scelto dal precedente governo nazionale e regionale. Voleva il G8 a Napoli, per celebrare la città liberata dalla monnezza. Bertolaso lo sconsigliò, e la conquista dell'Isola lo convinse a sostenere la Maddalena e a fare di persona i sopralluoghi. Questa titubanza ha intralciato i lavori, tanto che vi erano dubbi sulla puntualità delle consegne. Ostacolata anche dalla megalomania di Berlusconi, che aveva dilatato l'appuntamento: non più un G8, ma un G42, tanti sono infatti i Paesi esteri invitati, con ben 24 capi di Stato e 18 delegazioni. Manovrare l'afflusso sull'arcipelago sarebbe stato complicato, ma i sardi non si erano persi d'animo. Così, quando il terremoto dell'Aquila ha offerto una grande occasione mediatica per nascondere i problemi organizzativi da lui stesso creati, e ne ha approfittato. Apparecchiando la notizia: Berlusconi cita lo sventato pericolo dei Black Block, e guarda caso proprio martedì la presenza di esponenti dell'antagonismo anarchico è stata segnalata a Olbia e dintorni dalle forze di polizia. La ha scritto il quotidiano L'Unione Sarda, giornale di Zuncheddu, amico del premier, grande sostenitore di Cappellacci nella corsa contro Soru. Di questi frontisti, in realtà, nessuno sa nulla. Di vero c'è che "Sa Mesa a Fora Su G8", che raccoglie i movimenti indipendentista ed anticolonialista sardo, pensava ad un controvertice "dei Popoli oppressi". Caspita, che minaccia.

24 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.ilsole24ore.com

2009-04-25

 

 

 

 

AVVENIRE

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.avvenire.it

2009-03-13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA STAMPA

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.lastampa.it/redazione/default.asp

2009-03-13

 

 

 

 

 

LA GAZZETTA del MEZZOGIORNO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1

2009-03-13

 

 

 

 

IL GIORNALE

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.ilgiornale.it/

2009-03-13

 

 

 

 

L'OSSERVATORE ROMANO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html

2009-03-13

 

 

 

IL MATTINO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.ilmattino.it/

2009-03-13

 

 

 

 

La GAZZETTA dello SPORT

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.gazzetta.it/

2009-03-13

 

 

 

 

 

CORRIERE dello SPORT

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.corrieredellosport.it/

2009-03-13

 

 

 

 

 

 

L'ESPRESSO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://espresso.repubblica.it/

2009-03-13

 

 

 

 

PANORAMA

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.panorama.it/

2009-03-13

 

 

 

 

FAMIGLIA CRISTIANA

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html

http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm

2009-03-13

 

 

SORRISI e CANZONI

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp

2009-03-13

 

 

 

 

 

PUNTO INFORMATICO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html

2009-03-13

 

 

 

 

 

EUROPA QUOTIDIANO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp

2009-03-13

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET ITALIA

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.wallstreetitalia.com/

2009-03-13

 

 

 

 

 

 

 

IL SECOLO XIX

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/

LIBERO

http://www.libero-news.it/

IL MONDO

http://www.ilmondo.rcs.it/

MILANO FINANZA

http://www.milanofinanza.it/

MOMENTO SERA

http://www.momentosera.it/home.php

ITALIA OGGI

http://www.italiaoggi.it/

LA NAZIONE

http://www.momentosera.it/home.php

IL FOGLIO

http://www.ilfoglio.it/

 

IL MANIFESTO

http://www.ilmanifesto.it/

 

 

 

 

 

 

 

GENTE VIAGGI

http://www.genteviaggi.it/

AUTO OGGI

http://www.inauto.com/speciali/autooggi/index.html

QUATTRO RUOTE

http://www.quattroruote.it/

INTERNAZIONALE

http://www.internazionale.it/home/

 

 

ARCHEOLOGIA VIVA

http://www.archeologiaviva.it/

AUDIO REVIEW

http://www.audioreview.it/

IL FISCO

http://www.ilfisco.it/

STAR BENE

http://www.starbene.it/

ABITARE

http://abitare.it/

BRAVA CASA

http://atcasa.corriere.it/

DONNA MODERNA

http://www.donnamoderna.com/home/index.jsp

SECONDA MANO

http://www.secondamano.it/

PC WORLD

http://www.pcworld.it/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FINANCIAL TIMES

http://www.ft.com/home/europe/

EL PAIS

http://www.elpais.com/global/

 

LE MONDE

http://www.lemonde.fr/

THE NEW YORK TIMES

http://www.nytimes.com/

THE WALL STREET JOURNAL

http://europe.wsj.com/home-page

MAIL & GUARDIAN

http://www.mg.co.za/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vai alla HOME PAGE

Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO

Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro

Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro